Irene Casaccia, l’artista scelta per il ventennale del “Festival delle Bande” dona la sua opera “Inno alla Gioia”

Anche quest’anno Giulianova torna ad essere lo scenario del Festival Internazionale delle Bande. Dal 29 maggio al 2 Giugno, le vie del centro storico fino al lido giuliese, saranno invase da gruppi di bande nazionali ed internazionali e majorettes che sfileranno a colpi di musica fino alla sera del 2 Giugno con la chiusura e premiazione della miglior banda, in Piazza Buozzi.

L’associazione Padre Candido Donatelli, capitanata da Mario Orsini,organizzatore dell’evento, porta da ben vent’anni con orgoglio una manifestazione che ad oggi vanta collaborazioni oltre oceano con bande professioniste. Tanto impegno e duro lavoro che anno dopo anno Mario Orsini e il suo staff dedicano all’organizzazione dell’evento.
L’impresa credetemi non è per nulla facile ma, se ti fermi a conversare con Mario, ti accorgi che in questo festival lui ci ha creduto anche quando tutto remava contro. Era una visione nella sua mente ed oggi è una realtà tangibile che si ripete da vent’anni.
Ma infondo cosa c’è di più straordinario di un sogno che diventa realtà ai tuoi occhi?
A questo punto vi chiederete cosa c’entro io in tutto questo? Calma, ora ci arriviamo.

Conosco Mario Orsini e la sua famiglia da tempo e so come lavora al festival e tra sponsor, fotografi, bande convocate, giornalisti, miss italiane come madrine, campionati di majorette, lui ha anche un occhio proteso verso l’arte. Ogni anno sceglie personalmente l’artista che eseguirà l’opera testimonial del Festival che sarà riprodotta poi, come targa premio per la banda vincitrice.
Per questo ventennale,durante una cena il sig. Orsini sorridendo mi chiede se voglio essere io l’artista del 2019.
Mario non finisce la frase che ho già detto un sonoro si. L’euforia si trasforma in ansia non appena con tono pacato ,mi raccomanda di rappresentare oltre il Festival anche Giulianova, il tutto accompagnato da un buon lavoro. Ed eccola lì la maledetta paura di non essere all’altezza,la mia prossima tela bianca.

-Chiudi gli occhi e respira -mi dico prima di andare in iperventilazione.
Mi siedo al cavalletto, e torno indietro a quando ero bambina, alle feste di paese, all’odore di zucchero filato e calde noccioline mangiate per strada.
Ricordi sbiaditi di bancarelle con girandole colorate ed io sulle giostre… e poi la sento in lontananza quella musica e tutti noi bambini a gridare.La banda!
Apro gli occhi e finalmente eccola lì, sulla mia tela bianca, il mio “Inno alla gioia”.
Acrobati musicanti, fluttuano nello spazio in bilico sul pentagramma liberando note che escono prepotenti dal Duomo di San Flaviano fino a perdersi oltre la tela.
-Lascia tutto e seguici, canta con noi ,balla con noi e dimentica il resto. Ci penserai domani, oggi c’è solo musica a far muovere i tuoi piedi. Oggi torni bambino.
Irene Casaccia
Ringrazio Mario Orsini
per avermi dato fiducia.


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