“La Tela Bianca” di Irene Casaccia

Ricordo ancora la sensazione che ho provato acquistando la mia prima tela bianca. Entrai nel negozio di belle arti e con un filo di voce ne chiesi una. Non sapevo ne la misura ne tanto meno la trama migliore quindi, per non fare la figura dell’inesperta, presi la prima che mi saltò agli occhi. Passai la sera a guardarla da lontano aspettandomi chissà cosa: che mi parlasse? In quel periodo ero allieva presso lo studio del mio maestro e fu proprio lui a dirmi di acquistarne una. Dovevo realizzare qualcosa a piacere dando sfogo alla creatività. Beh più facile a dirsi che a farsi! Più volte cercai di spiegargli che era troppo presto, che non sarei riuscita nell’intento, ma lui non volle sentir ragioni. Venivo da un lungo stop e quando mi presentai al suo studio, non riuscivo più a tenere la matita in mano e ora che stavo iniziando dopo sforzo a mettere d’accordo mano,foglio matita,lui cosa mi chiedeva? Mettermi davanti tela, pennelli e colori e, andai in crisi. Ero decisa a non tornare più in studio ma la tela bianca mi osservava in silenzio fino a quando non percepii io stessa la sua presenza che mi studiava. Abbandonare lo studio, era di nuovo una sconfitta che non ero pronta ad affrontare, non di nuovo. Come poteva un oggetto inanimato, suscitare in me tanta paura e disagio allo stesso tempo? Era forse l’immagine di me riflessa quella che vedevo? Una tela bianca? Quella senza dubbio era la mia anima imprigionata. Può un oggetto inanimato darti uno scossone tanto forte? Si può farlo, e dopo la mia prima tela bianca ve ne sono state altre e, altre ne verranno. Se avessero il dono della parola vi racconterebbero aneddoti divertenti:di una pittrice che progetta, e di loro, signorine capricciose che decidono come essere “vestite”. Non sono mai io a decidere cosa dipingere, sono loro e, sempre loro a scegliere senza mai sbagliare. Può un oggetto inanimato darti tanta passione? Si può farlo e vi dirò di più, quella paura e disagio della tela bianca, non sono mai passati e mai passeranno ed è questo che mi rende viva fino a quando sarò io la tela bianca pronta ad essere dipinta. Pronta a raccontare una nuova storia, dalla mia pelle fino alla tela bianca. Casaccia Irene