Un paese che ha confuso il sapere con il saper fare

Il sistema pedagogico-formativo e le strutture del pensiero religiose, diventano strutture mentali e generano un preciso modo di pensare. Il senso di colpa costruito dal potere di ogni epoca si è innestato e le ha permeate, nelle relazioni sociali, ha finito per diventare la sua sostanza ed il modello di pensiero. Questo modello genera Formalismo, Burocrazia e disagio per le emozioni.
Questa struttura, potente e violenta allo stesso tempo diventa struttura psichica e poi struttura civile. Diventa diritto amministrativo. La Confessione si tramuta e diventa Concessione in sanatoria. il meccanismo è identico.
Le regole ed i precetti ci dicono che una cosa non si può fare: l’atto sessuale per la religione, costruire ed edificare immobili eludendo vincoli e normative per la vita civile. Essendo una necessità in entrambi i casi, di fatto queste cose si fanno lo stesso. Anche di nascosto, anzi, quasi sempre di nascosto, ma è consentito pentirsi. Nella religione confessandosi, nella vita civile chiedendo la sanatoria.
Questo consente alle rispettive autorità di esercitare un potere immenso.




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Marco Orlandi, raffinato disegnatore, creativo e poeta, si forma sulle opere dei surrealisti e sulla poetica ermetica.
I suoi lavori pittorici completano il canto dei suoi testi che ci propone “in una formula onirico-visionaria innovativa” . V. Apuleio.
Insegna tecniche creative, ha pubblicato l’E-book Essere creativi per Bruno editore, ha pubblicato due volumi di poesia ed illustrazione, Il Mare Dentro, 1995 e Res Contra Spem 1999, nei quali esprime la contemplazione, l’intimo dialogo con l’anima, il distacco ed il congedo che restituiscono la parola alla sua facoltà aurorale, salvata dal disincanto e di nuovo prossima al Sacro
Ha ideato e realizzato IL BORGO DEI CARTAI un Opificio Museo nel quale si produce carta a mano con tecniche dell’800, Centro formazione arti e mestieri di cui è Direttore e docente.
Una sua importante mostra, Res contra Spem, è stata presentata nei locali Scuderie di Palazzo Ruspoli in Roma nel gennaio 1999, presentata dal regista Carlo Lizzani e dal presidente della mostra del cinema di Venezia, Emilio Lonero.
Ha esposto in varie città italiane ed estere tra le quali Napoli, Roma, Urbino, Ferrara, Venezia, New York, Londra, Ochsenhausen.
Nel gennaio 2008 ha vinto il concorso internazionale Picture Draw per ritratti a matita con il ritratto di Gandhi.
Hanno scritto di lui:
“…Marco Orlandi, pittore e poeta insieme, impegnato in entrambi i fronti della ricerca espressiva, ha il merito di saper proporre, con l’aurea parzialità del vero artista, gli interrogativi e i dubbi cruciali della nostra tormentata modernità.” Vittorio Maria de Bonis.
“Chiarezza, spontaneità, luminosità, in un linguaggio plastico ricco di istanze poetiche che ci riportano alla mente figure mitologiche e storiche della antica Grecia e di Roma, Marco Orlandi reca nelle sue opere l’impronta delicata di una aristocratica bellezza” . Francesca Mariotti
“.. lui è un artista, e la sua anima e la sua mente affamate di sapienza e di infinito non soccombono, imprecando e fuggendo, alla schizofrenia del presente. No, lui la spurga della putredine che fa correre gli uomini, la riconverte ad una condizione di ragionevolezza e di anelito ad una vita nuova, diversa, raccogliendola nel calice del suo misticismo laico.” S. Terribili