“La Tela Bianca” di Irene Casaccia

Ricordo ancora la sensazione che ho provato acquistando la mia prima tela bianca. Entrai nel negozio di belle arti e con un filo di voce ne chiesi una. Non sapevo ne la misura ne tanto meno la trama migliore quindi, per non fare la figura dell’inesperta, presi la prima che mi saltò agli occhi. Passai la sera a guardarla da lontano aspettandomi chissà cosa: che mi parlasse? In quel periodo ero allieva presso lo studio del mio maestro e fu proprio lui a dirmi di acquistarne una. Dovevo realizzare qualcosa a piacere dando sfogo alla creatività. Beh più facile a dirsi che a farsi! Più volte cercai di spiegargli che era troppo presto, che non sarei riuscita nell’intento, ma lui non volle sentir ragioni. Venivo da un lungo stop e quando mi presentai al suo studio, non riuscivo più a tenere la matita in mano e ora che stavo iniziando dopo sforzo a mettere d’accordo mano,foglio matita,lui cosa mi chiedeva? Mettermi davanti tela, pennelli e colori e, andai in crisi. Ero decisa a non tornare più in studio ma la tela bianca mi osservava in silenzio fino a quando non percepii io stessa la sua presenza che mi studiava. Abbandonare lo studio, era di nuovo una sconfitta che non ero pronta ad affrontare, non di nuovo. Come poteva un oggetto inanimato, suscitare in me tanta paura e disagio allo stesso tempo? Era forse l’immagine di me riflessa quella che vedevo? Una tela bianca? Quella senza dubbio era la mia anima imprigionata. Può un oggetto inanimato darti uno scossone tanto forte? Si può farlo, e dopo la mia prima tela bianca ve ne sono state altre e, altre ne verranno. Se avessero il dono della parola vi racconterebbero aneddoti divertenti:di una pittrice che progetta, e di loro, signorine capricciose che decidono come essere “vestite”. Non sono mai io a decidere cosa dipingere, sono loro e, sempre loro a scegliere senza mai sbagliare. Può un oggetto inanimato darti tanta passione? Si può farlo e vi dirò di più, quella paura e disagio della tela bianca, non sono mai passati e mai passeranno ed è questo che mi rende viva fino a quando sarò io la tela bianca pronta ad essere dipinta. Pronta a raccontare una nuova storia, dalla mia pelle fino alla tela bianca. Casaccia Irene

Altre immagini per i due progetti ” T. A S. A. e “FEMMINILITÀ NELLE DIMORE STORICHE “



Alcuni scatti eseguiti dal maestro Fabrizio Gatta durante lo shooting con l’artista Antonella Preri, avvenuto il 16 Aprile presso la Fondazione Marazza a Borgomanero, finalizzato ai suoi due progetti T. A S. A. e “FEMMINILITÀ NELLE DIMORE STORICHE ” con la collaborazione della sua modella e testimonial Alessandra Ceccanti





La ragazzina col fuoco dentro – di Irene Casaccia

Chiudo gli occhi per un istante e scivolo nella ragazza che ero. Chi ero me lo ricordo ancora: ero quella col fuoco dentro, dirompente, curiosa di tutto e costantemente in lotta con se stessa e con il mondo.
Ti svelo un segreto: la lotta non è mai finita.
E’ un attimo, pochi secondi, riapro gli occhi ed è tutto così sbiadito, allora allungo una mano per diradare la nebbia ma la ragazzina è sparita. Al suo posto c’è una donna. Chi sono ora? Di anni ne sono passati ma la domanda allo specchio rimane la stessa; “chi sono?”
Io sono quella che ti parla chiaro,che ti guarda dritta in faccia ma che abbassa lo sguardo se le fai un complimento perché non si è mai abituata.

Io sono quella che vedi in questa tela; gli occhi chiusi rivolti al cielo. Io sempre col naso allinsù a guardare il mutare delle nuvole. Io che canto davanti allo specchio come da bambina, io che perdo le staffe ed è meglio che mi giri lontano.
Io sono quella col fuoco dentro che gioca a non bruciarsi ma a lasciare il segno, io che difficilmente noti tra tante… sai non sono poi granché!
E ma gli anni passano e forse quella fiamma oggi potrebbe essere più fioca e invece…
Mi basta toccare una tela per riaccendere quella fiamma perché ricordati io sono quella con “Il fuoco dentro”

Claudia Salvadori con la sua arte alla “Notte dei gioielli rossi” alla Cantina Kurtatsch



Grandissimo successo ieri alla Tenuta Freienfeld di Cortaccia per “La notte dei gioielli rossi”. Un”esperienza imperdibile. Amore per il vino e per l”arte si fondono armoniosamente per esaltare tutti i sensi. Una location spettacolare di Cortaccia dove professionalità e accoglienza sono di casa Un grazie di cuore alla Kellerei Cantina Kurtatsch per l’ospitalità e al pubblico per la presenza molto numerosa. Anche questa volta il connubio vino e arte si è dimostrato vincente.





Intriganti Intrecci d’Arte -Un progetto di Fabrizio Gatta, Alessandra Ceccanti e Antonella Preti



Il progetto coinvolge la fotografia e la pittura. L’Artista pittrice Antonella Preti reinterpreta pittoricamente fotografie di Fabrizio Gatta con la Modella Alessandra Ceccanti e Fabrizio Gatta fa altrettanto, fotograficamente con le opere di Antonella Preti. Il risultato che ne consegue è un qualcosa di unico e particolarissimo che ha già portato molti consensi nel mondo dell’Arte